Cristina Meschia presenta “Marcà”: intervista a Radio Godot

Venerdì 24 febbraio 2017 Cristina Meschia è stata ospite della rubrica #Bellacanzone su Radio Godot (condotta da Andrea Febo e Luca Latini) con il suo brano Marcà

Perché è questa la tua #Bellacanzone?
Si tratta di una poesia simpatica, delicata, cantata dai cori nordici delle valli del Verbano-Cusio-Ossola, adattata e riarrangiata. La canzone parla della piazza di un mercato, di tutte le dinamiche che succedono, le donne che spettegolano.

Ed è in dialetto…
Ho iniziato a cantare in dialetto una volta sradicata dal mio territorio. Ho vissuto un anno e mezzo a Roma, poi a Torino. A Roma sono venuta a contatto con ragazzi che cantavano e scrivevano in dialetto e questa cosa mi ha fatto svegliare un ricordo. Non è molto valorizzato il dialetto al Nord e ho detto Perché no? Proviamo questa sfida. Portare il dialetto del verbano a Roma è molto strano. Quando ho cantato a L’Asino che vola una ragazza mi ha chiesto Ma è tedesco?. Era comunque rimasta affascinata da queste sonorità particolari che non aveva sentito. Io sono abituata ad ascoltare quei suoni, quelle vocalità.

Vuoi parlarci di Intra?
Questo progetto è nato di fronte ad una bottiglia di assenzio, non di vino, al Nord con il mio migliore amico Riccardo Zegna, ex docente del Conservatorio, settantenne, ma un Peter Pan proprio nel cuore, un cane sciolto, uno spirito libero. È nata questa idea fuori di testa, da una sfida. Perché non prendiamo delle canzoni popolari e le facciamo jazz? Dopo un annetto di lavoro è uscito davvero, andando alla ricerca di cassette, vinili.

C’è spazio in tv, radio per questo genere musicale?
Secondo me c’è un piccolo mercato di nicchia interessato a questo progetto. Non a caso alla campagna Musicraiser hanno partecipato diverse persone che non conoscevo, oltre agli amici. Sei ancora più motivata quando vedi persone che non conosci che ti sostengono e credono in te. Persone che seguono tutto il filone della musica popolare, che preservano i dialetti del Nord, ma anche quelli del Sud.

Ora dove vivi?
Vivo a Verbania, ma è una cosa temporanea. A Roma ti senti libero. Milano non mi fa questo effetto. Torino sì. Ho Roma e Torino nel cuore.

Prossimi live?
Domenica 26 febbraio sarò con Cristiano Fattorini al piano a L’Asino che Vola per la serata i Favolosi voli di naso che solo l’Asino osa fare.