Imperfect Trio: “La musica dal vivo rappresenta la storia e la cultura di un popolo”

Imperfect Trio: "La musica dal vivo rappresenta la storia e la cultura di un popolo", ecco cosa ha dichiarato il gruppo in un'intervista a Bellacanzone.

Venerdì 3 aprile Promu Label ha pubblicato su tutti i digital stores “To Be ImperfecTrio“, il primo disco dell’ImperfecTrio, gruppo composto da tre dei più grandi nomi del panorama jazzistico nazionale: Roberto Gatto, Marcello Allulli e Pierpaolo Ranieri.

Qual è il filo conduttore di To Be Imperfect Trio?

Il filo conduttore e’ la ricerca costante di sonorita’ per noi interessanti, sia che vengano eseguite  composizioni originali, sia che vengano  reinterpretati standard di grandi compositori come Duke Ellington o Thelonoius Monk.E sopratutto sonorita’ a noi congeniali, brani a cui possiamo dare una nostra identita’,  seppur provenienti da mondi diversi come How Deep is Your Love dei Bee Gees o Monks Mood.

Come nasce l’unione tra Roberto Gatto, Marcello Allulli e Pierpaolo Ranieri?

Nasce circa 4 anni fa, grazie al gruppo Perfect trio, dove il pianista, Alfonso Santimone, mio caro amico e grande musicista, non potendo suonare quel giorno a Roma, propose me come sostituto, nonostante io suoni il sax tenore.Uno dei  motivi per cui fui chiamato e’ anche per l’uso insolito che faccio dell’elettronica, ovvero processare il mio suono attraverso l’uso di pedali che normalmente usano i chitarristi. Siccome nel Perfect trio c’e’ anche Pierpaolo al basso elettrico, decidemmo di portare avanti il progetto, visto che quella sera ci divertimmo molto.

Com’è avvenuto l’incontro con Promu Label?

L’incontro del trio con Promu avvenne alla nostra prima serata ufficiale al Big Mama di Roma. Fu una serata calda ed avvincente, il pubblico calorosissimo, fu una serata veramente divertente!Alessandro venne a sentirci e decise la sera stessa che avremmo inciso per loro l’anno seguente, ed eccoci qui, pronti per presentare il nostro neonato gioiello!

Cosa pensate del futuro della musica dal vivo in Italia?

Io penso che la musica dal vivo rappresenti la storia e la cultura di un popolo, insieme alle altre forma d’arte come la danza ,la poesia, il teatro, il cinema etc etcLeggevo tempo fa che la cultura rappesenta almeno il 70% dell’identita’ di un popolo,Quindi per me non puo’ esistere una nazione e una vita senza espressione di tutte queste forme d’arte, non oso pensare il contrario.

Nei prossimi mesi dove vi vedremo/ascolteremo insieme e singolarmente?

Sicuramente con un nuovo progetto di Roberto, dove c’e’ anche Pierpaolo, che si chiama “Progressivamente”, suoneremo alla Casa del Jazz di Roma intorno al 23 luglio ed abbiamo in  stand by altre serate che, visto il periodo,  speriamo vengano confermate…