Raffaella Caruso: “Il mio più grande augurio è quello di poter presentare il mio album”

Raffaella Caruso: "Il mio più grande augurio è quello di poter presentare il mio album", ecco cosa ha dichiarato l'artista nell'intervista a Bellacanzone.

Da oggi, 10 luglio, è disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download il brano “NA SIRATA I PRIMAVERA” (distribuito da WMusic) dell’artista calabrese RAFFAELLA CARUSO, che anticipa il suo omonimo album in uscita in ottobre.

Scritto dal poeta crotonese Filippo Scalzi, il brano è stato composto e prodotto dal chitarrista Renato Caruso, che ha curato anche l’arrangiamento insieme a Domenico Scordamaglia, per Carren Production

Vuoi parlarci di Na Sirata I primavera?

Na sirata I Primavera” per me è paragonabile ad una boccata d’aria fresca. Già nel titolo si comprende come si parli di una serata primaverile in cui la gente esce per ritemprarsi dalle fatiche lavorative. La canzone è ambientata in un tempo passato quando si viveva delle piccole cose e delle gioie quotidiane. Il brano mi è stato donato dal poeta Filippo Scalzi di Isola Capo Rizzuto, di cui ho mantenuto il dialetto nel testo della canzone. “

Il videoclip della canzone è stato girato nell’area più antica e suggestiva del mio paese, Petilia Policastro, da Gennaro Porro proprio per mettere in evidenza il richiamo al passato.

Qual è il filo conduttore dell’album di prossima uscita?

L’album, che uscirà in ottobre, è formato da 11 brani, di cui 8 inediti e cover, cantati quasi tutti nel mio dialetto. 6 dei 8 brani inediti sono stati composti da me, uno è quello che ho appena rilasciato-Na Sirata I Primavera- e che è stato composto da Filippo Scalzi, e l’altro è un brano strumentale composto da mio cugino Renato Caruso. Le 3 cover che ho inserito nell’album invece, rappresentano alcuni dei momenti importanti della mia vita. La vena dell’album è sicuramente popolare. L’arrangiamento dell’album è stato curato da Renato Caruso e da Domenico Scordamsaglia, ed è stato registrato nel Cab Studio Recording del Maestro Scordamglia a Petilia Policastro, nel mio paese natio.

Come hai vissuto il periodo della quarantena dal punto di vista emotivo e lavorativo?

Durante la quarantena sono stata costretta a stare a casa ed essere reperibile solo per le urgenze. Ho vissuto questo periodo in una maniera molto altalenante; passando da momenti di paura e di sconforto a momenti di gioia perché ho avuto la possibilità di trascorrere del tempo con i miei quattro figli. Mi sono dedicata molto alla musica. Ho addirittura tenuto dei piccoli concerti dal mio balcone di casa mia per tutti coloro che non potevo vedere. La pandemia è stato un evento bruttissimo e io spero che non si ripresenti, tuttavia dobbiamo fare tesoro di quello che è accaduto affinché non accada più.

Come vedi il futuro della musica dal vivo in Italia?

In questo periodo credo che nessuno abbia certezze, ma quello che mi auguro è che si possa tornare a cantare liberamente sui palchi e davanti ad una folla senza rischi né paure. Cantare dal vivo è il momento in cui si entra a contatto con il proprio pubblico e in cui si danno e si ricevono emozioni da parte di chi ti ascolta.

Dove ti vedremo nei prossimi mesi?

Questa è un’estate particolare per tutti credo. Purtroppo in questo periodo non c’è una vera e propria possibilità di cantare dal vivo a causa della pandemia.  Spero di potermi esibire all’aperto, osservando tutte le misure di sicurezza ovviamente, sia da sola che con il gruppo di cui faccio parte, le Rose del Marchesato. Il mio più grande augurio è quello di poter presentare il mio album, di cantare e di suonare dal vivo insieme ai miei musicisti.

PH. Chiara Pace