Valentina Gullace: “Il mio secondo disco nascerà solo quando sentirò di aver chiuso un cerchio”

Valentina Gullace: "Il mio secondo disco nascerà solo quando sentirò di aver chiuso un cerchio", ecco cosa ha dichiarato l'artista a Bellacanzone.

Cantautrice, attrice, performer di musical, Valentina Gullace inizia la sua carriera nel 2006 debuttando in teatro col ruolo di Maria Maddalena nel Jesus Christ Superstar della Compagnia della Rancia. In pochi anni diventa una delle interpreti italiane di musical più apprezzate ed è fra i protagonisti di spettacoli come: High School Musical, La febbre del sabato sera, Operazione San Gennaro, Aladin, Cabaret, A Bronx tale. Nel 2015 vince l’Oscar italiano del Musical per la sua interpretazione del ruolo di Inga in Frankenstein Junior.

Nell’ultima stagione teatrale è nel cast di The Full Monty, in tour in tutta Italia e al Teatro Sistina di Roma. Conduce una trasmissione su Rai Scuola, Easy Genius, ed è uno dei 100 giudici nella prima edizione del programma di Canale 5 All Togheter Now, condotto da Michelle Hunziker. Parallelamente alla carriera teatrale svolge un’intensa attività live nel jazz club di tutta Italia, esibendosi nel repertorio swing e jazz.

Il 27 settembre 2019 pubblica il suo primo disco da cantautrice: “La mia stanza segreta” (Filibusta Records), album impreziosito dalla presenza di Fabrizio Bosso alla tromba. Il disco viene presentato dal vivo al Festival Lucca Jazz Donna e alla Casa del Jazz a Roma. L’ultimo singolo “Respirare” è in rotazione radiofonica dal 10 luglio.

Sei nel cast di All Together Now: quale aneddoto di backstage di questa esperienza?

È la seconda volta che faccio parte del “muro” dei 100 giudici, ho partecipato alla prima edizione l’anno scorso. Quest’anno c’è stato un cambio di format e oltre a noi 100 ci sono quattro giudici speciali: Anna Tatangelo, Francesco Renga, J-Ax e Rita Pavone. Non avevo mai ascoltato la Pavone dal vivo e mi ha davvero colpita! Una bomba di energia! Nel backstage si ride moltissimo ma soprattutto si fanno molti tamponi! La produzione ci tiene tanto a farci rispettare tutte le regole anti contagio e non ci è consentito andare in giro per lo studio e per i camerini senza mascherina anche se siamo tutti negativi al covid. Si fanno tante prove, il regista e direttore artistico del programma, Roberto Cenci, è un pignolo e possiede una sensibilità musicale molto bella. Ma il vero spettacolo è Michelle: avevo già lavorato insieme a lei nel 2007 nel musical “Cabaret” e ritrovarla dopo tutti questi anni è un vero piacere perché è una professionista preparata, umile e una grande lavoratrice che non si risparmia mai.

Cosa consigli ai ragazzi giovanissimi che vogliono iniziare una carriera nel mondo della musica o comunque dello spettacolo in generale?

Consiglio una cosa forse scontata ma che non è mai abbastanza: studiare. Studiare canto, danza, recitazione. Andare a vedere tanti film, concerti e spettacoli, cercare di rubare con gli occhi dai colleghi più bravi, essere curiosi e mettersi sempre in discussione cercando nuovi modi di esprimersi. Il miglior investimento che possiamo fare per noi stessi è studiare. Alla fine lo studio ripaga, sempre.

Stai lavorando ad un secondo album attualmente?

Il mio primo disco, “La mia stanza segreta” (Filibusta Records) è stato un progetto dalla genesi abbastanza travagliata. Ho iniziato a scrivere canzoni perché sentivo di voler dire delle cose che altrimenti non avrei saputo raccontare. Eppure ho atteso moltissimi anni prima di far ascoltare al mondo la mia musica, perché avevo troppa paura del giudizio degli altri. Ho preferito dedicarmi solo al teatro musicale, continuando a comporre solo per me stessa. Il disco è uscito un anno fa ed è stato un parto! Lo considero davvero un figlio… il mio secondo disco nascerà solo quando sentirò di aver chiuso un cerchio, quando saprò di aver espresso tutto quello che veramente vorrei dire alla luce della donna e dell’artista che sono oggi. Sto già lavorando a nuove composizioni, combattendo con la tristezza dovuta a questa tremenda situazione sanitaria mondiale, che ha spento troppe vite e troppi sogni. Arriveranno tempi migliori…

Come vedi il futuro della musica dal vivo in Italia?

Penso che alla fine di tutto questo ci sarà una voglia matta di tornare a vivere la musica, di unirsi per condividere un concerto o uno spettacolo in teatro. Adesso siamo tutti troppo preoccupati per la nostra sopravvivenza, ma torneremo ad emozionarci e ad emozionare il pubblico raccontando nuove storie. Voglio avere speranza.

Dove ti vedremo/ascolteremo nei prossimi mesi?

In questo periodo, oltre alla trasmissione su canale 5 e alla composizione, mi sto dedicando all’insegnamento del canto, altra mia grande passione per la quale ho studiato e studio da anni. Vivo il “qui ed ora”, attendo che si possa tornare a fare performance dal vivo e conto di riprendere il tour del mio disco, che si è bruscamente interrotto. Non è escluso però che io pubblichi qualche nuovissimo brano… ci sto pensando da un po’ ! Vedremo.