Asia Ghergo: “Mi piacerebbe tantissimo collaborare con Calcutta”

Asia Ghergo: "Mi piacerebbe tantissimo collaborare con Calcutta", ecco cosa ha dichiarato la cantante in un'intervista a Bellacanzone.

Asia Ghergo è una giovane artista marchigiana che nel 2016 ha conquistato la scena indie italiana aprendo il suo canale Youtube, che ad oggi conta più di 90mila iscritti, proponendo cover in acustico delle più belle canzoni del panorama, spaziando da Calcutta e osando fino alla trap della DarkPoloGang.

Grazie al suo grande seguito sul web, apre concerti importanti come quello di Coez, Levante, Carl Brave, e quello de Lo Stato Sociale al Mediolanum Forum di Assago, che sancisce la sua entrée come Artista nell’ambiente musicale.

Nel 2017 pubblica il suo primo singolo “2016” e un anno dopo con la canzone “Giovani Fluo” riesce a scalare la classifica Viral Italia 50 su Spotify. Nel 2019 arrivano invece i singoli “Una gonna” e “Guardami ballare”. Asia, capelli biondi e girasoli, influenzata da giovani artiste internazionali come Billie Eilish, Clairo, Angèle, decide di pubblicare l’album d’esordio “Bambini elettrici” il 16 novembre 2019, conquistando migliaia di ascoltatori con il suo sound fresco e leggero senza rinunciare a tematiche molto attuali.

Come nasce la tua passione per il mondo della musica?

La mia passione per il mondo della musica nasce fin da piccola, mio padre mi ha sempre fatto ascoltare tantissimi dischi, soprattutto rock, punk e ska, andavo ai suoi concerti e volevo tantissimo essere anche io sul palco, lo sentivo come un posto che faceva per me e che mi attraeva. Quando andai ai primi live dei miei artisti preferiti, a stento riuscivo a trattenere le lacrime per l’emozione; è lì che ho cominciato a suonare, avevo 15 anni, è stato amore a primo accordo.

Le tue cover su Youtube hanno avuto molto successo: ti aspettavi tutto questo riscontro?

Assolutamente non mi aspettavo alcun riscontro, speravo solo di poter creare qualcosa di mio, una mia finestra sul mondo attraverso la quale chi voleva poteva guardarmi, e volevo avere qualcuno con cui condividere la mia passione per la musica. Quando ho capito le potenzialità di quello che stavo costruendo, mi sono impegnata tantissimo ogni giorno per arrivare al risultato di oggi, quasi 100mila iscritti: questo canale youtube è tra le cose più preziose che ho.

Ricordi quando hai caricato il primo video le sensazioni che provavi?

Avevo una paura matta, soprattutto del giudizio dei miei coetanei. Quasi nessuno all’epoca si esponeva su internet, e se lo facevi eri solo alla ricerca di attenzioni. Per fortuna me ne sono fregata e ho continuato per la mia strada. Ricordo l’euforia nel vedere che la gente apprezzava quello che facevo, è stata la gioia più grande a quell’epoca.

Hai aperto i concerti di vari artisti, ma quale artista ti piacerebbe ancora conoscere o magari con cui ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe tantissimo collaborare con Calcutta, è stato lui a farmi amare il genere indie, e soprattutto sono stati i suoi testi a spronarmi a scriverne di miei. Il mio sogno è quello di riuscire un giorno a comunicare ed emozionare come fa lui con le parole.

Vuoi parlarci del progetto Bambini elettrici?

Bambini Elettrici è il mio primo disco, racchiude molte parti importanti della mia adolescenza. In ogni traccia racconto un po’ di me, del mio disagio nell’affrontare un periodo delicato come quello dei 20 anni: il primo amore, la fine delle sicurezze, i primi dubbi esistenziali piccoli come una noce ma che sembravano grandi come le montagne. Mi sono aperta come un libro, sperando che qualcuno potesse ritrovarsi nei miei pensieri, e magari sentirsi meno solo. 

Ti piacerebbe partecipare al Festival di Sanremo? Attualmente non lo vedo nelle mie corde, forse un giorno, ho ancora tante esperienze da fare.

Dove ti vedremo nei prossimi mesi?

Sicuramente mi vedrete suonare e cantare su Youtube, in più sto lavorando ad alcuni pezzi nuovi che non vedo l’ora di far uscire. Se tutto andrà bene ci beccheremo anche in giro per qualche mio live, purtroppo il mondo dello spettacolo ha subito una bella batosta negli ultimi tempi, soprattutto non è facile per chi è indipendente come me. Ma non mi perdo d’animo e vado avanti, come ho sempre fatto, finché ci sarà qualcuno che vorrà ascoltare la mia voce io sarò qua, a strimpellare e scrivere frasi su fogli sparsi.