Ezio Guaitamacchi: “Oggi si critica la trap come anni fa si critica la musica punk”

Ezio Guaitamacchi ci ha presentato il suo nuovo libro "Amore, Morte e Rock'n Roll", soffermandosi su alcuni grandi star ormai scomparse.

Ezio Guaitamacchi presenta il suo nuovo libro: “Amore, Morte e Rock’n Roll”

Dal 6 novembre è in libreria e negli store digitali “Amore, Morte e Rock’n Roll” – Le ultime ore ci 50 rockstar: retroscena e misteri (Ed. Hoepli), il nuovo libro dello scrittore e giornalista musicale, Ezio Guaitamacchi, dedicato agli ultimi istanti di vita di diverse icone del rock. Arricchiscono il volume le prefazioni di Enrico Ruggeri e di Pamela Des Barres (una delle groupie più iconiche negli anni Sessanta e Settanta). Ezio Guaitamacchi ha voluto in questo nuovo libro spingersi oltre, raccontando come le ultime ore di vita di cinquanta rockstar siano spesso intrecciate con i loro grandi affetti e come la mancanza dei medesimi possa essere, a volte, un killer spietato. Questo libro presenta retroscena, curiosità e aneddoti come: il mistero dei tre testamenti di Aretha Franklin, l’ipotesi di uno scandalo di pedofilia dietro la morte di Chris Cornell, l’inquietante “faccia a faccia” tra James Taylor e l’assassino di John Lennon poche ore prima dell’agguato al Dakota Building, lo strano giro di medici e psichiatri che circondava Prince e molto altro. Insomma, le 360 pagine del libro (illustrate con immagini storiche) raccolgono storie incredibili in cui si mescolano mille emozioni, momenti di tensione e di commozione, tragedie enormi e amori infiniti.

L’intervista allo scrittore

Durante l’intervista lo scrittore è partito dal suo libro per parlare poi di temi più ampi e sempre attuali, tra cui l’amore e la morte.

Quando nasce l’idea di questo libro?

L’idea nasce nel 2010, quando scrissi un libro, poi ci fu un programma televisivo per Radio 2 e uno spettacolo teatrale. Quello era un libro molto diverso che metteva insieme circa 200 morti dagli anni ’50 ed era più basato su ricostruzione di fatti di cronaca. Approfondendo questi casi di cronaca, che purtropppo sono tantissimi, mi è venuto in mente di ritornare su quel progetto incrociando la passione della musica con un mio piccolo hobby privato: quello del giallo, del mystery. Avevo notato che alcune di questi morti nascondono delle insidie. Dietro alle vite di questi personaggi e dietro ai loro ultimi istanti ci sono davvero grandi storie d’amore, grandi relazioni. L’amore è fondamentale in questo. Basti pensare ad Amy Winehouse e Whitney Houston. Nel 1970 ad esempio, determinate sostanze venivano prese quasi per esplorazione, nel 2011 però.. come è possibile che sia accaduto tutto questo? Viene rabbia. Soprattutto negli US è più facile prendere queste sostanze. Ci sono anche altre storie comunque, come Anita Franklin, dove la morte prende un sapore quasi poetico, perché comunque da una parte avvicina questi artisti a noi esseri umani umili. 

Spesso sono storie di solitudine, è d’accordo?

Sì, e di tantissime surreali coincidenze: già la storia dello spirito rock è una storia incredibile, in più è costellata di coincidenze e fatti, surreali. A volte proprio nella morte. John Lennon diceva: “Dietro a una grande donna c’è sempre un grande idiota”. Bobby Brown (ex-marito di Whitney Houston) è terribile. Passando a tempi più recenti, pensiamo ad Avicii. Anche lui ha avuto una morte misteriosa, un sito americano parla di suicidio, la famiglia invece non dice nulla. Stiamo parlando di personaggi pubblici, di opere immortali. Questi personaggi hanno quell’egoismo che poi si traduce quasi in altruismo, per noi, per chi li segue. Guardiamo anche agli scandali del Me Too: se un attore fa delle azioni peccaminose va giudicato, però non dobbiamo cancellare la loro carriera, così perdiamo un talento. Questi personaggi vivranno per sempre nelle loro opere. La vedova Battisti ha blindato tutti, ha cancellato la memoria, fino a poco tempo fa non c’erano nemmeno le canzoni su Spotify. Questo non lo trovo giusto. Il mio obiettivo primario è quello di raccontare storie nel modo più appassionante possibile. Mi auguro che qualcuno così possa scoprire o riscroprire questi personaggi tramite le loro opere. 

Vedi nel panorama musicale attuale delle nuove rockstar?

Voglio dire questo: la musica, soprattutto il rock, ha modificato la propria funzione. Per tanti anni, almeno 50-60 anni, è stata un forma identitaria. Ormai non è più così. Ora è un momento di evasione e basta. L’unica forma di musica che mantiene quel tipo di funzione è la trap, che oggi ha quel tipo di rapporto fortissimo tra chi la fa e chi la fruisce. Non è un giudizio di valore, è da osservatore. Questo perché riesce a dialogare con chi li ascolta. Tutti i giorni ricevo comunicati di album di trap che attestano grandi successi dischi di platino, multiplatino e così via. Adesso il problema che la trap avrà è che da antagonista diventerà mainstream. Ricordiamoci però che quando arrivò la musica punk punk si dicevano le stesse cose che ora si dicono della trap. Come se parliamo dell’indie.. ormai è commerciale, quello è il fine. A me non interessa.