Venerdì 31 marzo 2017 gli Audio Magazine sono stati ospiti della rubrica #Bellacanzone su Radio Godot (condotta da Andrea Febo e Luca Latini) con il brano Ore ore.

Come mai Ore ore è la vostra Bellacanzone?
È stata scelta per il film Beata ignoranza di Massimiliano Bruno. Riccardo Santoliquido ha proposto la canzone al regista, a lui è piaciuta e ha deciso di inserirla nel film proprio in apertura. In realtà il resto della colonna è stata realizzata sonora da un’altra persona. Abbiamo registrato il videoclip ufficiale nella classe in cui è stato girato il film anche con alcuni degli attori.

In realtà il vostro primo singolo doveva essere un altro…
Il disco è stato registrato e prodotto tra Roma e Rio De Janeiro, quindi ci sono anche sonorità portoghesi e brasiliane. Inizialmente avevamo scelto Un pop di samba che è la cover di Olè Olè di Seu Jorge. Poi una volta tornati in Italia sono cambiate le carte in tavola.

Qual è il filo conduttore dell’album?
Tutte le tracce seguono il percorso di vita della band. All’interno c’è sia il primo inedito Tornerai rivisitato in chiave brasiliana ed anche una cover che ha unito il gruppo, ossia Ma dai, brano che Andrea Cardillo ha portato anche al Disco D’Oro. Grazie a questo pezzo è nata la band, perché a lui serviva un gruppo e così ci siamo conosciuti. È bello che nel primo album ci siano tutte queste tracce importanti, quelle storiche e in più le nuove.