Braschi: “‘Il cuore degli altri’ per ricordare la bellezza che ci circonda”

Siamo sempre più connessi e sempre più soli, abbiamo la sottile sensazione che le nostre vite meritino di essere seguite in quanto tali. Questo il senso del nuovo singolo di Braschi dal titolo "Il cuore degli altri": ecco l'intervista di Bellacanzone al cantautore in merito a questo brano ed anche a progetti futuri.

È “Il cuore degli altri” il nuovo singolo di Braschi prodotto da Franco Naddei in Romagna, mixato da Patrizio Simonini a Milano e distribuito da Artist First. Una canzone che segna il ritorno del cantautore a due anni dalla sua partecipazione al Festival di Sanremo. Per questa estate Braschi propone l’antitesi del tormentone: un pezzo che si colloca tra il pop, l’indie e il cantautorato, con cui vuole dare una chiave di lettura contemporanea e attraente alla canzone d’autore.

“È il momento più sbagliato dell’anno per far uscire una canzone come questa, ma forse non esistono momenti giusti o sbagliati per dire qualcosa quando hai la necessità fisica di farlo”.

Come nasce il brano Il cuore degli altri?
A caso, come più o meno tutte le canzoni, senza la volontà di scriverla a qualunque costo. Come uno sputo.

Con questo brano proponi l’antetesi del tormentone. Questa è l’estate dei tormentoni, fin troppi. Qual è il tuo preferito e quello che proprio odi?
Io non odio niente, non è proprio un’azione che mi appartiene. La musica non si odia mai, al massimo non si ascolta.

Sono passati due anni dalla partecipazione al Festival di Sanremo: com’è andata in questo periodo?
Sono stati due anni molto complessi per mille ragioni che risulta noioso spiegare. Anche perché hanno poco a che fare con la musica. Di sicuro in questi due anni ho scritto molte canzoni. Le ho buttate via quasi tutte. Ma qualcuna è rimasta.

Consiglieresti il Festival di Sanremo ad un emergente? 
Certo. È una delle cose più belle che uno che canta può provare. Poi è molto utile, anche se può fare male se non sai usarlo bene. Come un fuoco d’artificio che puoi fare scoppiare in cielo o se non stai attento può scoppiarti tra le mani. A parte questo, anche io sono un emergente.

Su Youtube è uscito il videoclip del pezzo diretto da Jacopo Farina, come nasce e cosa vuoi raccontare?
Siamo andati sul Lago di Braies A Dobbiaco sulle Dolomiti per ritrovare i luoghi dove è stata scattata la foto di copertina. E’ davvero un posto con tanti tipi di umanità, diversa, contrapposta, ma alla fine cosi uguale. Legata insieme da qualcosa di fragile, istantaneo, effimero, ma poi cosi bello. Vuole raccontare la necessità di salvare nella testa, nella memoria o anche solo tra i gb del telefono un po’ di tutta la bellezza che abbiamo di fronte.

Uscirà anche un album?
Voglio iniziare a buttare fuori una canzone ogni 2/3 mesi. Poi racchiuderle tutte in un album.

Prossimi concerti in vista?
Per ora il 27 luglio sono a Savona e il 3 agosto a Sanremo ma ne usciranno diversi altri.

PH. Ufficio Stampa