Domenico Imperato: dalla musica alla cinepresa, il suo racconto – INTERVISTA

Premio Fabrizio De Andrè alla canzone d'autore nel 2014, Imperato ha pubblicato due dischi: “Postura Libera” (2014 - New Model Sound/Picicca Promozione) e “Bellavista” (2018 – LaPilla/Ponderosa Musica & Art). Ha condiviso il palco con artisti come Calexico, Diodato, Mannarino, Brunori Sas, Erica Mou, Mario Venuti, Peppe Voltarelli, Peppe Servillo, Sara Jhane Morris, Moltheni.

È in uscita il video di BOSCO, singolo di Domenico Imperato  uscito il 25 ottobre per Kutmusic. Il brano ha seguito il singolo precedente SENTIMENTALE, che ha risuonato durante tutta l’estate. Con BOSCO è cominciato un nuovo episodio musicale accompagnato dalla preziosa cover dello street artist Millo.

Protagonista del nuovo videoclip di Domenico Imperato è la città di Pescara ritratta senza grandi effetti visivi, come se fosse stata registrata nel modo più naturale possibile dallo stesso occhio umano. La scelta del regista Davide Di Nisio è stata quella di un video povero, realizzato a costo zero, che mettesse da parte la classica immagine stereotipa da cartolina, a favore di un ritratto più reale, quasi documentaristico, ma allo stesso tempo altamente poetico. Un’idea semplice ma efficace: la città ripresa solo ed esclusivamente da dentro un’automobile guidata dallo stesso cantautore in un giorno come tanti. Il formato del vidoeclip si trasforma quasi in videoarte. Le riprese sono state realizzate volutamente da un mezzo povero, una palmarina amatoriale mini dv, che conferisce alla grana delle immagini un effetto vintage, sporco, sgranato e per questo più reale e di grande impatto emotivo. 

Il montaggio realizzato dallo stesso Domenico Imperato insieme al regista ha permesso di creare un ritmo incalzante con frammenti che si sovrappongono e zummate che si accavallano e intrecciano in maniera quasi nervosa, creando un effetto molto moderno e concettuale. Noi di Bellacanzone.it lo abbiamo intervistato. Ecco cosa ci ha detto!

Intervista a Domenico Imperato

Grazie di essere qui, come stai e com’è nata la passione per la musica?

Bene, grazie. La passione per la musica è nata un po’ alla volta però fin da piccolo ho avuto delle visioni, ai primi concerti che ho visto, quando andavo alle scuole medie. Poi ho iniziato a suonare la chitarra e da lì le cose si sono contagiate, sempre di più. Non pensavo che potesse diventare il mio mestiere e invece poi…

Hai vissuto anche in Portogallo, in Brasile. Raccontaci di queste esperienze

Sono state importantissime, anche musicalmente. Ad un certo punto io ero a Roma per l’università e parallelamente facevo il musicista. Studiando canto ho iniziato ad ascoltare musica brasiliana e alla fine sono andato prima a Lisbona, dove ho fatto l’erasmus. Lì ho iniziato a suonare tantissimo, è diventata una professione. Da lì ho detto: proviamo! Poi con il Brasile, il Sudamerica mi si è aperto un mondo. Negli anno ho dovuto un pochino controllare questi influssi perché mi sono concentrato molto sulla musica italiana.

Chi sono dunque i tuoi modelli?

Lucio Dalla, De Gregori, De Andrè, loro sono i grandi. Ma anche alcuni coetanei che vanno forti: Diodato, Mannarino, Colapesce. Mi piace ascoltare tanta roba, non mi pongo limiti. Sono tanti anni che faccio musica, inizio ad avere una carriera ma non voglio chiudermi.

Arriviamo a te e al nuovo singolo ‘Bosco’

Nel 2019 sono tornato per qualche mese a Lisbona e ho scritto il testo di questo singolo. La melodia giusta l’ho ritrovata invece in Italia, un po’ si ispira al mio passato, al reggae. E un po’ ad un certo modo di scrivere più moderno. Mi sono ispirato un po’ anche a Liberato, non lo nascondo. C’è parecchio elettronico.

Hai messo anche mano al video, è corretto?

Sì ed è una nuova scoperta, un po’ una follia che ho fatto. Era iniziato per gioco, poi mi sono accorto che funzionava. Che mi emozionata. A volte uno spende budget alti e non si emoziona quindi ho detto: ‘A questo giro ci emozioniamo con zero euro’.

Cosa dobbiamo aspettarci sul nuovo progetto discografico?

Sostanzialmente quello che ho detto fino ad ora. Sarà un disco pop, in maniera intelligente. Diciamo pop ma d’autore, rispetto al passato ci saranno contaminazioni ma più dosate e controllate. Oltre al lavoro musiate mi piacciono molto i testi [..].

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