Intervista Lorenzo Meloni:” il mio disco è autoanalisi morale”

Lorenzo Meloni si racconta nella nostra intervista. Il cantautore ha pubblicato il disco d'esordio Neanderthal, dieci tracce che indagano sulla psiche umana tra ironia e analisi morale. Ecco cosa ci ha svelato.

Lorenzo Meloni ha pubblicato il disco d’esordio Neanderthal, dieci tracce che indagano sulla psiche umana tra ironia e analisi morale. Molti sono i riferimenti cinematografici e i generi musicali inseriti. Con il suo album Lorenzo Meloni non rinuncia a sperimentazioni, anche ardite, in termini di arrangiamento. Neanderthal è stato prodotto dalla Brescia Est Records di Carlo Maria Toller. Ecco cosa ci ha raccontato il cantautore nella nostra intervista.

Ciao Lorenzo, è uscito il tuo disco d’esordio è Neanderthal. Qual è il filo conduttore narrativo delle tracce?

A riassumere troppo si rischia di usare dei paroloni, ma direi sdoppiamento, autoanalisi morale, voglia di evasione.

Ci sono molti riferimenti cinematografici, quali sono i più rilevanti?

Il serpente e l’arcobaleno” (grande horror di Wes Craven, l’autore di “Nightmare”) per Haiti; l’immaginario frontieristico/western per Hey prete; quello noir-diabolico dei fratelli Coen per Notte strana.  

Tra i brani si diversifica Sig. Da Vinci per la sua componente ironica. Pure il video è davvero divertente e particolare. Raccontaci di più

È una canzone sul paradosso, sul confronto fra presente prosaico e passato mitico. Volendo un po’ punk. La realizzazione (soprattutto quella del video) è stata una delle cose più divertenti della mia vita. Anche se entrare di notte in un camposanto qualche brivido lo mette.

La copertina ci ha colpito molto. Ci spieghi il significato e chi l’ha realizzata?

La copertina è un’illustrazione diretta del quarto pezzo dell’album, “Sole”, un’allegra storia estiva di ossessione. L’idea la disegnai io su un quaderno del liceo (quest’album ha una storia moolto lunga), poi l’ha realizzata il bravissimo Tommaso Paradisi, amico di una vita e grafico di talento.  

Quali sono le tue influenze musicali?

Qui non la finiamo più. Certamente dovendo dare delle coordinate a livello “macro” direi il cantautorato classico italiano – fra cui oltre a nomi giustamente blasonati voglio ricordare il troppo poco citato Massimo Bubola – l’universo rock (che è come dire tutto e niente), e quello roots made in U.S.A., country, blues ecc.

Con quale artista italiano in attività vorresti collaborare e perché?

Forse è la domanda sbagliata per un passatista esterofilo (non è vero dai, ho appena detto che amo i cantautori). Collaborare non saprei, ho un debole per alcuni singoli di Madame ma l’accostamento di generi cozzerebbe troppo forse. Forse Agnelli sarebbe più nelle mie corde, schitarrate + tanta cupezza. Ma se i Rolling Stones cercano un gruppo d’apertura ci sono eh.  

Un saluto finale e un augurio per il tuo disco

 Auguri Neanderthal. Sei una roba strana, finirti è stato un parto, va bene così, ti voglio bene. Ciao a tutti e grazie mille!