Isabella Turso presenta Big Break: “Mai come ora abbiamo bisogno di un’occasione per ripartire”

Dallo studio del pianoforte da bambina alla telefonata del Maestro Morricone. Ecco cosa ci ha detto la pianista e compositrice Isabella Turso.

Esce venerdì 29 maggio “BIG BREAK”, il nuovo album della pianista e compositrice Isabella Turso. L’uscita del disco sarà accompagnata dallo speciale videoclip del singolo “Sliding Doors”, realizzato al “MUSE – Museo delle Scienze” di Trento, sua città natale.

Isabella Turso si è diplomata con lode al Conservatorio di Trento, la sua cultura musicale è solida e si evince subito scambiandoci qualche battuta. Il punto di forza della Turso è proprio quello di avere un background importante alle spalle, che le permette poi di sperimentare con consapevolezza.

Partiamo da Isabella bambina, come è nata la passione per la musica?

In realtà non ho molti ricordi di quando ho iniziato a suonare, mio papà era appassionato di musica. Tutto quello che faceva suono mi appassionava. A 9 anni ho iniziato con i corsi propedeutici in Conservatorio e poi è arrivato il pianoforte. Da lì non mi sono più fermata.

In Italia sei considerata una delle compositrici e pianiste più rappresentative dello stile “neoclassical new-age”, come lo spiegheresti a qualcuno che di musica non se ne intende?

Non mi piacciono molto le etichette, però se dovessi pensare ad uno stile sicuramente direi il “neoclassical new-are”. Vengo da un background classico, ho un forte collegamento con la musica classica (Schumann, Bach). Neo classico nel senso che mi proietto verso cose nuove e musica più moderna, ma è uno stile che ingloba molti generi, una fusione. 

Cosa consigli a chi vuole intraprendere la carriera da pianista? Non credi che il sistema dei conservatori italiani sia un po’ anacronistico ormai?

In Italia i conservatori sono un disastro, rispetto all’estero sono molto ancorati ad una tradizione e ad un passato che però non è aperto a novità. In alcuni casi sì, ma dipende dal direttore. La struttura è ancorata al passato, servirebbe qualcosa di molto drastico che vada a smuovere le acque senza pregiudizi. I pregiudizi sono davvero il problema. Nel mio caso personale quello che sto facendo ha incuriosito l’ambiente, non sono stata criticata. La voglia di cambiare quindi c’è. Lo studio comunque rimane alla base di tutto.

Prima di entrare nel vivo del tuo ultimo lavoro volevo chiederti come hai vissuto la quarantena, il ruolo che ha svolto la musica, a livello personale e non solo.

Il ruolo della musica è fondamentale, perché il risveglio dell’animo delle persone avviene attraverso le vibrazioni che solo la musica può dare. La musica è magia, le persone reagiscono in maniera propositiva. Come non ricordare ad esempio il ragazzo che ha suonato Ennio Morricone sulla sua terrazza di Piazza Navona.

A proposito del Maestro Morricone, nel tuo nuovo progetto c’è anche una versione del tema d’amore di Nuovo Cinema Paradiso e so che per la tua interpretazione hai ricevuto degli auguri speciali..

Esattamente. Non me l’aspettavo, proprio perché spesso il Maestro non si sbilancia. Lo ricordo benissimo, era il periodo di Natale. Mi ha chiamato il figlio Andrea, pensavo fosse uno scherzo. Poi ho sentito la sua voce inconfondibile, “sensibilità e talento” queste parole mi rimarranno impresse per sempre. Dopo svenni per qualche ora (Ride, ndr).

Arriviamo ora al tuo nuovo lavoro “BIG BREAK” in uscita il 29 maggio. E’ una rielaborazione di alcuni tuoi brani passati, rivisitati con qualche novità. Come li hai scelti? E’ un po’ come scegliere il figlio preferito, o no? 

All’inizio ero restia, invece poi ho capito: “break” come rottura e come occasione. Mai come ora abbiamo bisogno di un’occasione per ripartire. Non è stato facile scegliere, ecco perché dico che ho cercato di metterci dentro un po’ di tutto, senza esagerare. Ho cercato di unire i brani con un collegamento che avesse senso. “Sliding doors” è la traccia più rappresentativa dell’album, perché è l’elemento imprevedibile che ti si pone davanti e devi scegliere cosa fare. E’ una chiave di accesso da una dimensione sospesa ad una verso il futuro. 

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Il MUSE di Trento ha eccezionalmente aperto le porte per il tuo videoclip (la riapertura ufficiale è prevista per il 2 giugno). Che emozione è stata e che futuro vedi per la musica in Italia?

Questa occasione di inserirmi nel contesto del MUSE è stata meravigliosa, intorno a me i dinosauri ed il futuro. E’ una location molto particolare, posto migliore non ce n’era, sono molto contenta. Il futuro della musica sta a noi, se capiamo l’importanza di quello che facciamo per risvegliare situazioni statiche e compromesse allora la svolta ci sarà. Dobbiamo fare rete e abituarci all’idea di collaborare di più e non pensare troppo al nostro personale successo. 

Nello shooting professionale ho letto che hai utilizzato solo abiti realizzati con materiali di riciclo, sei molto vicina a queste tematiche, come è nata l’idea?

L’abito della cover pesava 8 kg , non è stato facilissimo. Questo progetto mi interessava perché è il connubio tra musica e ambiente quindi tra immagini e natura. Questa idea è geniale, opere d’arte con materiali di riciclo, tra queste anche abiti. Avevo inoltre l’esigenza di realizzare uno shooting che collegasse musica e quello che ci circonda; l’idea del riciclo era perfetta. 

Sui social sei seguita da circa 40k followers, voglio chiederti cosa ne pensi dei social, se senti una responsabilità e quali messaggi vuoi comunicare.

Inizialmente ero un po’ restìa, ora ho capito che è fondamentale. Certo che c’è una responsabilità. Limitata, ma c’è. Sono in pace con quello che faccio, non posso che essere felice di condivididerlo. E’ un mezzo di comunicazione utile, è solo la frustrazione a creare l’odio sui social. 

Ecco la tracklist dell’album “BIG BREAK”, QUI invece il canale YouTube di Isabella Turso.

  • 01) Isa’s Theme (I. Turso)
  • 02) Flashback (I. Turso)
  • 03) Dimples (I. Turso)
  • 04) Sliding Doors (I. Turso)
  • 05) Rapmaninoff (I. Turso)
  • 06) Flow (I. Turso)
  • 07) Bello Figo Pezzo (I. Turso – M. Dini Ciacci)
  • 08) Past Shadows (P. Donaggio – I. Turso)
  • 09) Oblivion (A. Piazzolla / Arr. I. Turso)
  • 10) B 4.0 (I. Turso)
  • 11) Love Theme from Nuovo Cinema Paradiso (A. & E. Morricone / Arr. I. Turso)
  • 12) Dimples (Extended Version) (I. Turso / Prod. I. Turso – S. Barzan)