Isotta si racconta nella nostra intervista! Emozione, passione e anima sono gli elementi della sua musica. Ecco tutto quello che ci ha raccontato su "Romantic Dark" il suo album d'esordio.
“Psicofarmaci” è il nuovo singolo di Isotta giovane artista che con i suoi brani mira a colpire il cuore di chi la ascolta. Il brano vede la partecipazione di Claudia Gerini nel video ufficiale. Inoltre lo scorso 22 aprile la cantautrice toscana ha pubblicato il suo primo album dal titolo “Romantic Dark”. 13 tracce in cui racconta la sua vita, i legami umani, le difficoltà quotidiane, le fragilità, la violenza, sotto ogni sua forma. Abbiamo incontrato Isotta, ecco cosa ci ha raccontato nella nostra intervista.
Ciao Isotta, partiamo subito dal progetto che ti riguarda e in particolare da psicofarmaci, come nasce il brano e perché hai scelto questo titolo? Raccontaci tutto…
Psicofarmaci nasce da un’esigenza, dall’esigenza di raccontare dei momenti difficili. Era un periodo dove vivevo spesso questi momenti difficili e ho deciso di metterli in musica. Tutto ciò che ho bisogno di dire e che non riesco a dire altrimenti, lo metto in musica. Mi aiuta scrivere, mi aiuta cantare. Psicofarmaci non si riferisce ai medicinali ma ai costrutti mentali, le illusioni, le ossessioni, a tutto ciò che la mente crea per cercare di stare meglio per assecondare il nostro bisogno di sicurezze in maniera illusoria. è la descrizione di sequenze di un suicidio non fisico ma della coscienza. Più “psicofarmaci” prendi e più soffochi la tua essenza che così facendo non troverai mai. Io scrivo per cercare quell’essenza lì, almeno ci provo.
So che il brano è nato anche dall’incontro con una signora…
Sì, ho scelto “psicofarmaci” come singolo perché mi sono ricordata la confessione che una signora mi fece. Questa signora mi disse: “Quando mi chiedono chi è il tuo figlio preferito io dico che non c’è ma in realtà dentro di me c’è e un po’ mi sento in colpa”. Quindi per me “Psicofarmaci è “il mio figlio preferito”
Invece “Romantic Dark” cosa racconta di te come artista e cosa racconta della tua anima?
In realtà non si discosta molto da quello che sono. Io sono quello che scrivo. Racconta fin dal titolo uno stile mio. Io ascolto musica di tutti i generi e per definire il mio, lo definisco “Romantic Dark”. Ogni traccia del disco è romantic dark, io racconto la parte sentimentale e indago anche il lato nascosto delle cose.
Nel video di “Psicofarmaci” è coinvolta anche Claudia Gerini, com’è nata la vostra collaborazione? Perché hai scelto proprio lei per il video?
Ho una stima verso di lei fin da quando sono piccola, poi ho avuto modo di farle ascoltare il mio progetto e con mia grandissima sorpresa le è piaciuto e ha deciso di prestare la sua voce per questo progetto. Tra l’altro è stata eccezionale perché ha centrato esattamente l’essenza del brano, lei nel video legge il bigliettino che io lascio prima di passare dall’altra parte della mia testa e lei ha centrato proprio tutto.
Tu hai avuto un’esperienza molto importante che è Musicultura, qual è il ricordo che ti porti dietro?
Musicultura è stata un’esperienza bellissima, hai un palco stratosferico e degli ascoltatori che ti ascoltano sul serio. Mi chiedono spesso “Che ascoltatori vorresti?” E io rispondo: “Un ascoltatore che ascolti davvero”. Lì a Musicultura ascoltano davvero, ho avuto l’impressione che quando canti sei ascoltata, compresa. Sto cavalcando una gioia sia per le semifinali che la finale.
A proposito degli ascoltatori… C’è stato un complimento o una critica di un ascoltatore che ti ha stupito?
Sì, c’è stato Fabrizio Frizzi che in occasione di Miss Italia, dopo aver cantato lui mi disse “Sei bellissima, ma lo sei ancora di più quando canti”. Questa è una frase che mi è rimasta tatuata nel cuore.
Un bellissimo complimento… Hai dei progetti Live per l’estate?
Sì ho dei live miei e pubblico le date sul mio profilo instagram e poi ho l’apertura di concerto di Simona Molinari e poi a luglio a Siena aprirò il concerto di Madame, poi aprirò quello dei Sonohra a settembre.
La dimensione del palco dal vivo come la vivi Isotta?
La vivo che tremo! Tremo tantissimo, prima del covid tremavo di meno adesso ho ricominciato a tremare come una foglia (ride). Infatti a volte ho avuto problemi a cantare però ora mi sto abituando, con il pianista Mauro, mi lamentai dicendo che mi emozionavo troppo, lui mi disse: “E allora questo mestiere che lo facciamo a fare?!” Mi emoziono sempre. Sono una persona timida e mi rimane sempre un po’ di timidezza ed emozione.
-L’emozione fa parte del mestiere, ti emozioni tu per emozionare chi hai di fronte e piano piano imparerai a gestirla… Ti ringrazio e ti faccio un enorme in bocca al lupo!
Grazie mille a te!