NORMAL è Jessica Passilongo, classe 1992. Si appassiona alla musica fin da piccola. Inizia infatti a 10 anni un lungo percorso di formazione approcciandosi inizialmente alla chitarra, per poi orientarsi definitivamente al canto e alla tecnica vocale. Ecco cosa ha raccontato nell'intervista a Bellacanzone per parlare del suo ultimo singolo!
In radio, negli store e sulle piattaforme digitali “Helium“, il nuovo singolo di Normal, canzone che parla della voglia di emergere e di spiccare il volo, che deriva dalla sensazione di claustrofobia che si prova quando la tua routine, la tua città e la tua casa iniziano a starti strette.
Normal: intervista
Come nasce il brano Helium?
Ho scritto questo brano per esprimere la mia voglia di emergere e spiccare il volo: è un auto incitamento a non mollare, ad inseguire i propri sogni ed è la promessa che ho fatto a me stessa di farcela. Ho scelto infatti di chiamare questa canzone “Helium” perché l’elio è l’emblema della leggerezza, essendo addirittura più leggero dell’aria e rendeva perfettamente l’idea di libertà e salita verso l’alto che volevo esprimere. Volevo che gli ascoltatori, già dal titolo, pensassero a un qualcosa, come un palloncino, che si stacca da terra per spiccare il volo. Inoltre, mi piaceva l’idea che in greco antico fosse il nome del Sole, il simbolo di un qualcosa che continua a rinascere all’infinito. Credo che molte persone sperimentino nella propria vita i miei stessi sentimenti e spero di riuscire, nel mio piccolo, a far arrivare a queste persone tutta la carica e la determinazione che ho cercato di mettere in “Helium”.
Da cosa prendi ispirazioni per le tue canzoni in generale?
Ciò che mi ispira e mi spinge a creare la mia musica è di solito un sentimento forte che mi guida attraverso il processo compositivo che, come una sorta di “molla”, fa scattare in me la giusta predisposizione mentale. Il sentimento può essere di qualunque tipo e questa “molla” può essere una canzone, un evento o un’emozione che si crea proprio perché mi piace la melodia che sto creando. Comporre per me è un processo di ricerca, fatto di tentativi e che non ha regole fisse. Una delle artiste invece che mi ispirano maggiormente a livello compositivo è Sia.
Come nasce il progetto Normal?
Il progetto Normal nasce dalla voglia di mettersi completamente in gioco, di credere nelle proprie capacità e di pubblicare finalmente gli inediti scritti fino ad ora. Per anni ho pubblicato e cantato cover, ma sentivo un grandissimo bisogno di esprimere me stessa. Ho voluto staccarmi completamente da quel passato fatto di “imitazioni” cambiando nome e creando uno pseudonimo, perché sentivo la necessità di esprimere il mio mondo interiore. Fin da quando ho iniziato a comporre ho infatti cercato di trovare la mia identità artistica. All’inizio mi accorgevo di emulare le cantanti che mi piacevano di più e trovare la mia strada è stato un processo lungo e difficile. Fondamentale è stato rendermi conto che ciò che mi piaceva ascoltare, spesso non era ciò che mi rappresentava al meglio perché la mia storia e le mie emozioni erano diverse da quelle di quegli artisti. Capire chi si è non è facile. Crescendo però, la consapevolezza di sé stessi, dei propri limiti e della propria sensibilità aumenta e questo mi ha permesso ad oggi di creare canzoni come “Helium” che mi rispecchiano totalmente sia come persona sia come artista.
Come si avvicina Jessica al mondo della musica?
Credo che la mia passione per la musica sia nata insieme a me, tramandata dalla mamma. Fin da piccola cantavo in ogni momento e, crescendo, la cosa non è cambiata. Ho iniziato a 10 anni a studiare chitarra per potermi accompagnare e per approcciarmi per la prima volta alla composizione, poi a 13 anni mi sono iscritta all’Accademia Superiore di Canto di Verona, su consiglio del mio professore delle scuole medie. Lui avendo intuito la mia grande passione, oltre ad avermi spinto a studiare, mi ha dato anche la possibilità di fare la mia prima esperienza in studio di registrazione. La soddisfazione di cantare e poi risentire le proprie canzoni è stata straordinaria, un momento che non dimenticherò mai e mi ha fatto innamorare ancora di più della musica. Oltre ad aver studiato canto per molti anni, parallelamente ho conseguito la laurea in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica che io chiamo “il mio piano B”. Nonostante la neuropsicologia mi affascini molto, infatti, sento che non mi soddisfa appieno perché la mia passione per la musica è più forte e non posso far altro che seguirla al cento per cento. La musica è stata sempre presente nella mia vita e la mia passione negli anni non se n’è mai andata, anzi, è cresciuta.
Stai lavorando ad un album?
L’obiettivo è quello di pubblicare un album in futuro, ma credo che per ora pubblicherò degli altri singoli che poi saranno raccolti in un EP. Ora come ora credo infatti che il mezzo più adatto per fare arrivare la mia musica al pubblico sia il singolo supportato da videoclip.
Prossimi concerti?
Tra i miei progetti, a cui sto lavorando molto in questo periodo, c’è proprio quello di finire di creare il mio spettacolo live. E’ un progetto abbastanza ambizioso e impegnativo, ma siamo quasi pronti.